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Natale 2004: Decima edizione del Presepe
vivente Cribari
"La
prima rappresentazione del "Presepe vivente" fu
fatta nel 1993 per iniziativa della comunità parrocchiale
allora gestita dal Parroco Don Michele Buccieri, e dagli
abitanti di Cribari..."
E'
così che inizia la pagina tratta dal sito ufficiale
del presepe vivente di Cribari, una piccola frazione del
Comune di Trenta, che dal 1993 ogni anno ci mostra, con
la partecipazione di tutta la popolazione, il "Presepe
vivente", una manifestazione da non perdere assolutamente
poichè vengono rivisitati tutti quei mestieri di
quell'arte contadina caratteristica della Presila Cosentina
oramai scomparsi.
Ecco di seguito il calendario dell'evento:
24 Dicembre 2004 ore 23:00
Rappresentazione della Nativitą
26 e 27 Dicembre 2004 - 6 Gennaio 2005
dalle ore 18:00 alle 22:00
Rappresentazione del Presepe Vivente
Silaweb ha visitato nelle scorse edizioni e ha voluto regalarvi
attraverso una galleria fotografica, gli istanti e i
mestieri del presepe. Per ulteriori informazioni sul presepe
e sulla prossima edizione visitare il sito www.presepecribari.tbo.it
Ecco alcuni mestieri presenti alla manifestazione
"U Tilaru"
Forse uno fra i mestieri pił antichi, per mezzo del quale venivano prodotte coperte,stoffe per abiti ecc...Attrezzo interamente in legno a cordicelle ,costruito da abili artigiani e gestito da pazienti donne che, con "navette" fili e pettini, permettevano la tessitura di stoffe.
"U Parmientu"
E' costituito da una vasca posta in posizione pił elevata rispetto ad un'altra posta pił in basso, nella quale confluisce il prodotto della spremitura dell'uva fatta a piedi nudi nella vasca superiore, "i raspi" venivano ulteriormente spremuti con un sistema di contrappesi azionati da un verricello.
"U Mulinu"
Ubicato in prossimitą dei corsi d'acqua in modo tale da sfruttarne la forza opportunamente incanalata su una ruota in legno affogata nell'acqua, tramite una serie di perni permetteva lo strofinamento di una ruota in pietra dura su un'altra dello stesso tipo con sovrapposta una tramoggia nella quale veniva versato il grano.Opportuni raschiatori facevano confluire la farina nei sacchi.
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