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Sentiero
del Parco Nazionale 1
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COLONIA
DON BOSCO |
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Val di Neto - Macchia di Pietro |
Itinerario: |
Val di Neto,
Arnocampo, Macchia di Pietro |
Accesso: |
Val di Neto,
sulla strada provinciale Croce di Magara-San Giovanni
in Fiore |
Sviluppo: |
Km. 7 |
Percorrenza: |
4,00 ore |
Dislivello: |
300 metri |
Punti
di appoggio: |
Nessuno |
Difficoltà: |
Percorso impegnativo
nel tratto in salita, di media difficoltà nel
successivo |
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L'itinerario di grande interesse naturalistico si snoda su
vecchie mulattiere e piste forestali utilizzate in passato
per l'esbosco del materiale legnoso. Dopo aver costeggiato
per un breve tratto il fiume Neto, si comincia a salire attraverso
un bosco misto formato per il 70% da pino laricio con diametro
intorno agli 80 cm., per il 25% da Cerro e per il restante
5% da faggio, acero montano e ontano nero. Su alcuni vecchi
tronchi, cavi all'interno, trovano rifugio il gatto selvatico,
la faina, la puzzola, lo scoiattolo nero e vari rapaci notturni.
Nella zona è presente altresì il capriolo.
Proseguendo si giunge in prossimità di una piccola radura
dove è presente un vecchio rudere, sede una volta di una casermetta
forestale e successivamente di una colonia estiva. Nella ampia
radura, numerosi sono i meli selvatici il cui frutto, è ricercato
da mammiferi ed uccelli.
Proseguendo si attraversa una fascia di bosco caratterizzata
dalla presenza di pino e faggio, con sporadiche piante di
cerro. Trattasi di un bosco con strato arboreo superiore di
pino laricio e strato sottostante di faggio. Questa associazione
può considerarsi in fase evolutiva verso un bosco a prevalenza
di faggio. Nel bosco misto è possibile incontrare la lepre.
In prossimità di un falsopiano, si lascia la stradella, per
proseguire sulla sinistra, in discesa su di un viottolo che
porta ad una fustaia di pino laricio dell'età oscillante tra
i 120 e i 180 anni con esemplari che raggiungono il metro
di diametro e i 35 metri di altezza. Nell'osservare la maestosità
di queste piante, non può sfuggire la presenza dello scoiattolo
nero, volgarmente chiamato "Zaccenella", per la sua continua
vivacità. AI termine di una ripida discesa, si raggiunge il
torrente Macchia di Pietro.
L'itinerario prosegue lungo il corso di detto torrente che
viene attraversato più volte fino alla quota 1290. Seguendo
un tratto di sentiero si attraversa un bosco misto di pino
e faggio fino alla strada provinciale che costeggia il fiume
Neto. Un facile sentiero che si sviluppa a monte della predetta
strada riconduce al punto di partenza.
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I testi sono di:
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Comunità Montana Delle Serre Cosentine
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"Scede tecniche e Sentieri della provincia di Cosenza", Regione Calabria 1996
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Itinerari del Parco Nazionale della Sila
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