Gioacchino
da Fiore
Il "Liber Figurarum" |
TAVOLA
XI:Cerchi
Trinitari |
Sullo
sfondo dei tempi dell'Antico e del Novo Testamento-
vale a dire sull'intero corso della storia della salvezza
-domina la Trinità, paradgma trascendente e centro
di convergenza di tutta la storia umana divisa in
tre "Età" o "Stati", segnati dalle discalie inferiori
della figura:
Primo
sato |
l'Età
del Padre |
Secondo
sato |
l'Età
del Figlio |
Terzo
sato |
l'Età
dello Spirito Santo |
La Trinità della Persona è suggerita dalla distinzione
dei Cerchi:
Verdev |
il
Padre, creatore della naturav |
Azzurro |
il
Figlio, disceso dal Cielov |
Rosso |
lo
Spirito Santo, che è Amore |
L'Unità
della sostanza divina è indicata dal "cuore ovale
dell'immagine, che è comune ai tre cerchi.
Le relazioni tra le persone divine sono delineate
sia dal particolare dinamismo della intersecazione
delle circonferenze, sia dalla successione delle lettere
all'interno del nome di Divino, il tetragramma IEUE:
I (Padre)- E (Spirito Santo)- U
(Figlio)- E (Spirito Santo).
Lo Spirito Santo procede sia dal Padre (IE)
che dal Figlio (UE).
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Il
segno grafico della maiuscola Alfa, in alto
a sinistra, dimostra come DUE, il Figlio e lo
Spirito procedano da UNO, il Padre. |
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L'Omega,
in basso a sinistra, dimostra come UNO, lo Spirito,
rappresentato dall'asta centrale, procede da
DUE, il Padre e il Figlio. |
Da
questi cerchi trinitari Dante trasse la sua raffigurazione
della Trinità nella celebre immagine del Canto XXXIII
del Paradiso (versi 116 e seguenti).
I
testi sono tratti da: |
"Gioacchino Abate di Fiore" |
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Centro Internazionale di Studi Gioachimiti,
Edizioni Pubblisfera 1998. |
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