Gioacchino
da Fiore
I Miracoli |
Un
malato è guarito in occasione della traslazione
del corpo del Beato Gioacchino.
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Come
è stato accennato, il venerabile padre Gioacchino
rese l'anima a Dio nella Grangia di San Martino:
così ivi per alcuni anni rimase oggetto di venerazione
generale.Infine i Padri florenzi decisero di trasferirla
da quel luogo nel monastero di Fiore, cioè a San
Giovanni. Accorsero a questa tlaslazione per rendere
onore, devozione, dignità, insieme a moltissimi
monaci, tre abati di santa fama. Accese, poi, le
lampade, e indossati i sacri paramenti si procedette
a disseppellire e toccare la salma: il Signore,
allora, per confermare che quell'anima gli era stata
ed era gradita, e, ancora, che quel corpo era stato
tempio dello Spirito Santo, si degnò di onorare
quella traslazione con un fatto meraviglioso e spettacolare.
Uno dei detti abati, di nome Guglielmo e sofferente
di quartana, era estremamente debilitato, tuttavia
per devozione del santo Padre procurò di essere
là condotto sollecitamente. Toccando, quindi, l'abate
Guglielmo con molta devozione il corpo del beato
Gioacchino, guarì non solo della quartana, ma anche
di una malattia dello stomaco.
Chi potrebbe, perciò, raccontare la meraviglia e
la letizia per l'accaduto non solo di chi era stato
guarito, ma di tutti coloro, monaci e secolari,
che erano là presenti? Ricevettero, infatti, conferma
che il Signore aveva ornato il suo servo Gioacchino
in vita, in morte e dopo la morte con virtù e segni
miracolosi. Compiuta finalmente tra i canti sacri
la traslzione del corpo, lo deposero in un cenotafio
della chiesa di Fiore, apparecchiato nella cappella
della Beata Vergine dinnanzi all'entrata della sacrestia.
I
testi sono tratti da: |
"Gioacchino Abate di Fiore" |
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Centro Internazionale di Studi Gioachimiti,
Edizioni Pubblisfera 1998. |
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